Cote source :
F-Pn/ Rés Vm1 117
Code source :
ABe.recueil.01
Type de source :
originale
Dépouillement :
contient :
- p. [I]: [Page de titre]
- p. [III-IV]: [Êpitre]
- p. 1-6 : Sonetto al Rè
- p. 6-15 : Al Rè [Chiaro esempio di gloria]
- p. 17-37 : Pour Saint Louis
- p. 39-45 : Domine Salvum fac Regem
- p. 46-63 : Per il Natale
- p. 64-73 : Lamento della Vergine
- p. 73-87 : Martirio di S.ta Regina
- p. 87-94 : Te vidder' gli avi miei
- p. 95-98 : Al Rè [Immenso splendore]
- p. 98-102 : Al Rè [Dal Centro della luce]
- p. 102-107 : Al Rè [Pace a voi piaggie beate]
- p. 107-112 : A Monsigneur [O del celtico scettro]
- p. 112-118 : A Mad.me la Duch[ess]a di Borgogna [Hor che lampeggia in cielo]
- p. 118-146 : Per le nozze di Mad:a la Duch[ess]a di Borgogna [Qual ti rischiara
il Ciglio]
- p. 146-157 : Clizia amante del Sole
- p. 157-159 : Habbi pietà di me
- p. 160-162 : In amor di vuol ardir [parole d'Aurelia Fedeli]
- p. 163-165 : E ch'avete bell'ingrato [parole d'Aurelia Fedeli]
- p. 166-169 : Non creder a sguardi [parole d'Aurelia Fedeli]
- p. 170-178 : Amor mio facciam la pace
- p. 178-180 : Son sciolti i miei lacci
- p. 181-184 : Mi basta così
- p. 184-189 : Volgete altrove il guardo
- p. 189-192 : Non mi hai voluto credere
- p. 195-199 : Di bell'ire accesi i sguardi
- p. 199-202 : S'è legge d'amore
- p. 202-205 : Mi consolo
- p. 205-209 : Prendere la posta
- p. 210-212 : Freme Borea
- p. 213-217 : Passan veloci l'hore
- p. 217-220 : Beata Sirena
- p. 221-223 : M'ingannasti in verità
- p. 224-230 : Anima perfida
- p. 230-234 : Amanti a costo di pianti
- p. 235-245 : Per le Nozze di Madama la Duchessa di Borgogna Epitalamio [Squarciato
il velo]
- p. 246-250 : Chi desia viver in pace
- p. 251-256 : Qual mi balena al guardo
- p. 257-258 : [blanches]
- p. 259-260 : Panis Angelicus
- p. 261-262 : Tota pulchra es
- p. 263-266 : Domine salvum fac Regem
- p. 267-268 : Ah que l'absence
- p. 269 : [Table]
- p. 270-271 : [blanches]
- p. [III-V]:
Sire
Quella fama immortale, che sino dall'infanzia mi stillò nel cuore il gloriosissimo
Nome di Vostra Maestà; Quell'istessa m'indusse ad abandonar Patria, Parenti et
Amici per venire ad inchinarmi ad un Monarca si Eccelso. Giunsi à questa Real
Corte, sono già più anni, dove per mia sorte, essendo stato rapresentato
à Vostra Maestà, ch'io aveva qualche talento nel canto, si compiacque di
volermi sentire; E intendendomi abbandonata da chi mi trasse da Venezia, Vostra Maestà
si degnò gratificarmi d'una pensione, colla quale potessi trattenermi nella Comunità
di Nostra Signora di Buone Novelle, fino à tanto, che si presentasse occasione
di mettermi in qualche altro luogo più distinto. Ora in questo santo ricovero
procuratomi dalla magnificenza della Maestà Vostra, avendo io fatte alcune Composizioni
in Musica, vengo à rassegnarle à suoi Reali piedi, come un riverentissimo
tributo delle mie immense obbligazioni. La supplico umilissimamente di volerle gradire
colla solita sua Reale benignità, e le fo' profondissima riverenza.
Di Vostra Maestà
Umilissima et Obedientissima serva
Antonia Bembo.