Source A :
[sans titre] - dans - Antonia Bembo - Ercole amante [Acte IV, 4] - partition, ms autographe
(1707), p. [20-24] - F-Pn/ Rés Vm4 10
Code source :
ABe.01.cd
Type de source :
originale
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[Comparisce (1) nell'aria Giunone, in un gran trono e cala in soccorso d'Hyllo.]
GIUNONE - Salva, Nettuno, ah salva - Quel troppo ardito giovine, e sovvienti, - Che
t'acquistò non favorevol grido - Il negato soccorso - Dell'amoroso (2) nuotator
d'Abido. - Salvalo, o dio triforme, - Che d'Ercole comun (3) nostro nemico - All'alma
inviperita - Far non si puo' da noi più grand'oltraggio (4) - Che di salvare
il di lui figlio in vita; - Poiché l'iniquo padre, - Che qual rival geloso -
La morte sol di quel meschino agogna, - Vedendolo da noi ridotto illeso, - Doppia
ne ritrarrà smania e vergogna. - Ah tu non m'odi ? o vi repugni ? adunque ? -
In quest'onde ver me già sì cortesi - Quell'antica bontà del tutto
è spenta ?
[Sorge dal mar Nettuno in una gran conchiglia tirata da cavalli marini, et in essa
si vede Hyllo salvato]
NETTUNO - Eccoti, o dea contenta; - Che nulla al tuo voler negar poss'io: - Né
fu mia negligenza - Ma ben sua renitenza il tardar mio: - Né credo unqua più
avvenne, - Che dall'orribil gola - Della vorace e non mai satia Dite: - Fosser ritolti
a forza - Contro lor voglia i miseri mortali - Com'or succede in questo, o forsennato
- E chi rende al tuo gusto - Di sì amabil sapor l'estremo fato ?
HILLO - D'un amor disperato - Alla tantalea sete - Il nettare più grato - È
sol l'onda di Lete.
NETTUNO - Oh semplicetto ascolta, - Ciò che per suo diletto - Cantò Glauco
talvolta.
(1) Livret : Apparisce - (2) Id. : All'amoroso - (3) Id. : commun - (4) Id. : oltraggi