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Une édition numérique de la base Philidor4

Fragment, notice n°22600

Numéro d'origine (JLB ou EZPUBLISH) : BEMBOO-06939

récitatif CHE SACRIFICI INGRATI

Type de contenu : Musique
Genre musical : récitatif arioso
Genre du texte : récitatif arioso

Incipit

Incipit français :
Che sacrifici ingrati
Incipit musical :
5535 11711 53334522 255

Effectif et instrumentation

Effectif musical : ut1,ut1,fa4/bc
Instrumentation : Non renseignée

Source(s)

Source A :
[sans titre] - dans - Antonia Bembo - Ercole amante [Acte IV, 7] - partition, ms autographe (1707), p. [58-66] - F-Pn/ Rés Vm4 10
Code source :
ABe.01.co
Type de source :
originale
Description de la source :
OMBRA D'EUTIRO - Che sacrifici ingrati ? - Che priegi (1) ingiuriosi ? - Che voti obrobriosi ? - Porgonsi a me ? Così s'oltraggia Eutyro ? - Così fia, ch'a sua voglia - Fredda insensibil ombra ognun mi creda ? - Farò ben, che s'avveda - L'omicida ladron, s'ancor m'adiro ? - E se contro di lui - Odio, rabbia, e furor più che mai spiro ? - Dunque chi del mio sangue - Fe' scempio ingiusto, del mio sangue ancora - Far vorrà suo diletto ? Ah non fia mai: - E tu dar vita ai parti - Di chi morte mi (2) die' (figlia) potrai ?
IOLE - Ben resistea l'avverso mio volere - D'Ercole alle preghiere, - E alla forza di lui più fatta avrei - Resistenza invincibile, ma d'Hyllo, - D'Hyllo a te già non men, ch'a me sì caro, - Che delle nostre offese - Non fu complice mai: - Anzi che ne sofferse - Al par di noi con amorosa, e immensa - Compassione il duolo, - D'Hyllo, ohimé, di lui solo - Il periglio immortale - M'astrinse a consentire - All'aborrite nozze, - Com'unico riparo al suo morire: - Dunque perdona, o genitor, l'intento - Di queste sacre pompe - Ch'Amor, che non ha legge - Ogni legge a sua voglia o scioglie, o rompe.
OMBRA [D'EUTIRO] (3) - Tant'ha d'Eutyro il nudo spirto ancora - Invisibil possanza, - Che neglette, e schernite - Le temerarie voglie - Del nemico fellone, - Saprà salvare insieme - L'innocente garzone.
DEIANIRA - Oh dio dunque lasciate, - Ch'a me di chi v'offese offesa moglie - E di chi tanto favorir bramate - Madre, ohimé, semiviva or sia concesso - D'accomunar con voi l'aspre mie doglie. - Per conservarmi il figlio - Privarmi di marito, - O di rimedio reo misero aborto, - O disperata speme! Hyllo è già morto
IOLE - Ohimé, che dì!
DEIANIRA - Sul più vicino scoglio - Della di lui prigion mentre attendevo, - Che qualche picciol legno - Colà mi conducesse - A consolarlo almen col mio cordoglio, - Lo vidi all'improvviso, ohimé, all'alto, - Cader nel mar d'un salto. - E se non lo seguii; - Fu perché dal dolore (ahi, sopraffatta) - Caddi al suol tramortita, - E per man degli astanti - Con mal saggia pietà quindi fui tratta.
OMBRA D'EUTIRO - Dunque a qual'altro fin, che per più strano - Mio spregio, e scorno ? or di te far vorrai - Un esecrabil dono - Al barbaro inumano ? - Ch'altra moglie trafigge, altra abbandona, - E nemmeno ai suoi figli empio pardona. - Deh con giusto coraggio - Saggiamente pentita, - Rinuntia a un tanto error mentre io ritorno - Del fumante Cocito all'aria impura - Alle sponde infocate - Per unire in congiura - L'anime ch'il crudele a morte ha date: - E ben vedrai ch'invano io non prefissi - Di sollevar contro di lui gl'abissi.
(1) Livret : prigei - (2) Id. : a me - (3) Partition : Ombra Deanira [sic]

Rôles et personnages

Rôle(s) cité(s) : Ombra del re Eutiro Iole Deianira

Notes et attributions

Notes et références : Ut Majeur > mi mineur, C

Œuvre parente :

ERCOLE AMANTE

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