Source A :
[sans titre] - dans - Antonia Bembo - Ercole amante [Acte IV, 7] - partition, ms autographe
(1707), p. [71-76] - F-Pn/ Rés Vm4 10
Code source :
ABe.01.cq
Type de source :
originale
Description de la source :
LICCO - Ferma ti prego, e poiché (grazie al cielo) - Tornò l'orribil ombra
a casa sua, - E ch' a me così torna, e fiato, e voce; - Vuo dar grato consiglio
a tutte dua (1). - E che miglior rimedio ? - A tanti vostri (2) spasimi di quello
- A proporvi son pronto ? - Ch'è di guarire ad Ercole il cervello. - Quand'egli
si riaccenda - Per te del congiugal dovuto affetto, - E che non curi più nuovi
Imenei, - Ditemi ciò non parvi - Assai per consolarvi ? - Dunque non ti sovviene,
o Deianira, - Che per ciò far mezzo (3) sì raro avemo ? - Veggio, ch'il
duol estremo - Ti rende smemorata, e quella veste, - Che già Nesso Centauro -
In morendo ti diè (4), qui pur non vale ? - Per far ch'Alcide allor che l'abbia
indosso - Ogn'altro amor ch'il tuo ponga in non cale ?
DEIANIRA - Chi sa, che sia ben ver ?
LICCO - Ne farem prova.
IOLE - Ma ciò per ravvivare Hillo non giova.
LICCO - O che strane domande! - Ma ben potrei risuscitare un morto, - S'a contentar
due femine mi posi, - Che d'ogn'altro impossibile il più grande, - S'invece che
per troppo (5) impatienza - Posar monte su monte - Avesser li Giganti a sasso a sasso
- Fabricato il lor ponte; - Al dispetto di Giove - Sarian montati in cielo a far fracasso.
- Si va di là dal mondo a passo a passo. - Né fia vano il tentare - Di levarci
un ostacolo cotanto - Com'è d'aver con Ercole a cozzare. - Che poi dall'altro
canto - Chi sa ? Ch'Hillo sentendosi bagnato - Fatto più saggio non si sia pentito
- Et a nuoto salvato.
(1) Livret : tutte e dua - (2) Id. : vestri - (3) Id. : mezo - (4) Id. : a te diè
- (5) Id. : troppa